Marcello Manelli |
||
torna indietro |
IL “3 SKILLING GIALLO” UN GIOIELLO RECUPERATO
I gioielli della filatelia internazionale non hanno mai avuto troppa fortuna: i due unici, veri assoluti e cioè i mitici “Guyana rosso” e “Tre skilling giallo” si presentano in condizioni di conservazione non certo perfette, il primo assottigliato
e il secondo…,
ecco il secondo appare bello, originale e perfetto e pensate che è stato misurato, controllato, addirittura pesato (gr 0,02675), radiografato e gli è stato dedicato un bellissimo libro di 185 pagine, “The Treskilling Yellow, the most valuable thing in the world” di Lars Fimmerstad che l’ha raccontato per filo e per segno nei più minimi particolari fino ad essere nel 1975 esaminato da una commissione scientifica coordinata dal Professor Diego Carlstrom che ne ha attestato l’autenticità.
… eppure c’è ha qualcosa che un occhio attento e allenato, senza neppure bisogno di tante sofisticate misurazioni, avrebbe potuto e dovuto vedere … e questo qualcosa riguarda il lato superiore e in particolare la dentellatura, denti un po’ troppo arrotondati, ondulati, …ecco, nessuno si era mai accorto di un fatto molto semplice ed immediato: il numero dei denti dei due lati orizzontali superiore ed inferiore è diverso, in particolare, escludendo quelli agli angoli, il lato superiore ne ha 14 mentre quello inferiore 13 (manca un dente !).
E non è poco viste le considerazioni che seguono e che spiegano i motivi della misteriosa mancanza che poi tanto misteriosa non è.
Ma lasciamo spazio alla storia e alla nascita di questo che deve essere senza dubbio considerato uno dei più importanti e affascinanti francobolli del mondo.
La leggenda dice che è stato trovato nel 1886 in una soffitta e da allora è appartenuto per primo a Heinrich Lichtenstein che lo acquistò per 7 SEK (corone svedesi) dallo scopritore Georg W. Backman nel 1886 e lo cedette dopo otto anni a Philippe von Ferrary per 8.000 SEK per passare poi nella mani di altri importanti collezionisti quali il Barone Eric Leijonhufvud, Claes A. Tamm, Johan Ramberg, King Carol II, René Berlingin, Ingvar Pettersson, Sven-Olof Karlsson, fino ad arrivare all’ultima asta Feldman dove è passato di mano per circa € 3,6 milioni.
Philippe la Renotière von Ferrary
Al di là del fascino indubbio e della fama che lo avvolge è il caso di porre l’attenzione su qualcosa che pare non sia mai stato scritto riguardo alla dentellatura: non vorrei essere irriverente ma il lato superiore di questo gioiello direi proprio che è stato “ritoccato”, anzi completamente rifatto, sicuramente in tempi remoti, suppongo all’atto del ritrovamento, per ovviare a qualche difetto di troppo. Il maquillage è stato eseguito in modo veramente pessimo e facilmente identificabile.
Andando più sul tecnico, la dentellatura del “tre skilling giallo” deriva dall’azione di un perforatore ”a blocco” inventato da quel Conte Pehr Ambjorn Sparre, autore dei primi francobolli di Svezia fra i quali rientra appunto il nostro “magnifico giallo”.
E’ il caso di ricordare che il Conte Sparre è lo stesso che verrà illuso dal nostro paese per la realizzazione dei primi francobolli italiani e di cui rimangono alcuni saggi.
E’ il caso di notare che l’uso di un perforatore “a blocco” è insolito per quei tempi in cui la maggior parte dei francobolli, se non erano lasciati “non dentellati”, erano il più delle volte perforati in modo “lineare” o, meno frequentemente, “a pettine”.
Tornando al nostro, secondo il catalogo Yvert-Tellier la dentellatura dovrebbe avere passo 14; naturalmente non mi è stato possibile misurare l’originale, verifica che si potrebbe fare sugli altri esemplari della stessa serie, più abbordabili.
Come è ben noto la dentellatura “a blocco” prevede che i francobolli che compongono il foglio vengano dentellati tutti contemporaneamente, in modo regolare, con la dimensione dei francobolli tutti uguali (compatibilmente alla regolarità del “blocco” perforatore) e le due dimensioni altezza e larghezza quindi costanti. Se pertanto difetti nell’ambito della perforazione (fori spostati, ovalizzati, “ciechi”, o altro) si possono trovare, devono, se non ritoccati, ripetersi in battute successive del “blocco” e nella stessa identica posizione nel foglio.
Nel nostro caso si nota chiaramente una dimensione verticale ridotta che già non è compatibile con l’azione di un “blocco” …
… ma la cosa più eclatante e a ben vedere appariscente è appunto la conta dei denti dei due lati (all’interno degli angoli) che è di 13 nel lato inferiore e 14 in quello superiore (15 invece per i due lati verticali). La forma dei fori, ovali anziché tondi e dei denti appuntiti è poi una ulteriore evidenza a prova di quanto asserisco.
Ergo: lato superiore ridentellato (!!!)
Per inciso è interessante notare come pure i falsi che negli anni si sono succeduti, compresi quelli lavorati dal famoso Jean de Sperati, hanno tutti “13 fori” anche nel lato superiore.
Il lavoro di recupero fu eseguito in modo veramente barbaro e sconsiderato. Ma tornando al ritrovamento si può capire, o almeno sospettare, cosa successe quando fu scoperto da quel ragazzo quattordicenne di nome Georg Wilhelm Backman nel gennaio del 1886.
Il francobollo era applicato su una busta e, nel tentativo di rimuoverlo, si dice che si danneggiasse un dente nell’angolo superiore destro; già altre volte Georg aveva staccato francobolli, era un’operazione che conosceva, come pure sapeva che il valore di un francobollo dipendeva anche dal suo stato di conservazione, pertanto decise di intervenire cercando di ripararlo senza rendersi ancora conto di cosa stava maneggiando. Nell’angolo superiore destro oggi nulla si vede e si può pensare che, per ovviare ad un lavoro improprio, responsabile di una “mancanza” nella carta, successivamente si sia intervenuti ridentellando, comunque male, tutto il lato.
Naturalmente tutto questo non toglie nulla al fascino e al valore di questa vera gemma della Filatelia mondiale e anzi proprio il fatto che sia stato riparato deve essere considerato prova dell’autenticità che non poche volte è stata messa in dubbio.
----------------------------------------------------------
The jewels of the international philatelic have never had much luck: the only two absolute and that the mythical "Guyana red" and "Three Skilling Yellow" occur in conditions of conservation certainly not perfect, the first and second thin ..., here is the second really looks nice, original and perfect and you think that was measured, controlled, even weighed (g = 0.02675, X-rayed and was dedicated a beautiful book of 185 pages ("The Treskilling Yellow, the Most Valuable Thing in the world ") by Lars Fimmerstad) that the said word for word in for more detail ... no one has ever noticed a very simple and immediate: the number of teeth of both upper and lower horizontal sides is different in particular not those at the corners, the top has 14 while the lower 13 (missing a tooth!). It is no small thing given the following considerations and that, although technically, they explain the reasons for the mysterious lack that which is not really that mysterious. But leave room for the birth of history and this must surely be considered one of the most important, fascinating and rare stamps in the world. The legend says it was found in an attic in 1886 and has since belonged to the largest collectors until the last auction in which Feldman has changed hands for around € 3.6 million. Beyond the undoubted charm and fame that surrounds him here I would like to report something that I know has ever been written about the notch: I would not be irreverent, but the top of this jewel I should say that he was "touched up", indeed completely remade, certainly in ancient times, I suppose at the time of discovery, to remedy some defects too. We say that the make-up was performed in a truly awful and it seems to me also easily identifiable.
BLOCK
Going more on the technical, perforation of the "three-skilling yellow" derives from a punch "block" that invented by Count Pehr Ambjorn Sparre, author of the first stamps of Sweden including falls precisely our "magnificent yellow". It 'should be remembered that the Count Sparre is the same that will be deceived by our country for the realization of the first Italian stamps and some essays which remain. ESSAYS
I would note that the use of a drill "block" is not unusual for those times when most of the stamps, if they were left "is not indented," were most often drilled in a "linear" or, less frequently , "comb".
LINEAR COMB
Returning to our own, according to the catalog Yvert-Tellier perforation should step 14, I was of course not possible to measure the original checks that could be done on other specimens of the same series, more affordable. As is well known perforation "block" provides that "x" stamps that make the paper are all at once dented on a regular basis with the size of the stamps are all the same (subject to the regularity of the "blocking" drill) and two-dimensional height width and so constants. Therefore, if defects in perforation (holes moved, oval, "blind", or whatever) can be found, must, if not retouched, repeated in subsequent lines of "blocking" and in the same position in the sheet. In our case we see clearly a reduced vertical dimension that is not already compatible with the action of a "block", but the most striking and flashy is good to see the count of the teeth of the two sides (inside corners) that is 13 in the bottom and 14 on the upper (15 instead of the two vertical sides). The shape of the holes oval instead of round and sharp teeth is also further evidence to show that I assert.
Ergo: the top ridentellato (!!!)
As I said before the restoration work was carried out in a very barbaric and reckless, but returning to the finding can be understood, or at least suspect, what happened when the boy was found by fourteen year old named Georg Wilhelm Backman in January 1886. The stamp was applied on an envelope and, in an attempt to remove it, it says it was damaged a tooth in the upper right corner, other times he had already detached stamps, was a task he knew, and knew that the value of a postage stamp also depended on its state of preservation, so he decided to intervene trying to fix it. In the upper right you see anything now, if anything, one might think that, to remedy an improper work, responsible for a "lack" in the paper, then it is ridentellando intervened, however bad, the whole side.
Of course this does not detract from the charm and value of this real gem of the World Philately. |
|